La Costellazione di Orione nascente ripresa da Selvino la sera del 30 dicembre 2019 intorno alle ore 22,00. Più in alto si può Vedere Aldeberan, gigante rossa chiamata l'occhio del Toro.
Canon EOS 1100 D con Obiettivo Samyang f2,8 14mm. posa da 5 secondi.
Il
mito.
Orione
per la mitologia greca fu un grande cacciatore.
Figlio
del dio del mare, Poseidone, e di Euriale figlia del re di Creta
Minosse.
La leggenda racconta che una notte, sull’isola di Chio, Orione corteggiò Merope, la figlia del re Enopio.
Questo si adirò moltissimo, lo accecò e lo bandì dall’isola. Orione, dopo vari giorni di totale smarrimento, gli apparve un Oracolo in una visione.
La leggenda racconta che una notte, sull’isola di Chio, Orione corteggiò Merope, la figlia del re Enopio.
Questo si adirò moltissimo, lo accecò e lo bandì dall’isola. Orione, dopo vari giorni di totale smarrimento, gli apparve un Oracolo in una visione.
Gli
predisse che se si fosse messo in viaggio verso oriente avrebbe
potuto riacquistare la vista.
Orione
recò quindi sull’isola di Lemno dove incontrò Efesto, il
dio del fuoco, il fabbro degli Dei.
Efesto
impietosito dalla sua cecità decise di affidarlo ad uno dei suoi
apprendisti, Cedalione, il quale lo condusse attraverso
l’oceano fino ad arrivare in una lontanissima isola dove viveva
Eos, la dea dell’Aurora.
La
dea si innamorò del bellissimo e possente Orione e suo fratello
Elio, in segno di amicizia, gli restituì la vista.
Artemide,
la dea della caccia, si invaghì anch'ella di Orione ed iniziò a
corteggiarlo.
Orione declinò i ripetuti inviti con garbo, spiegando alla dea che mai avrebbe potuto tradire la sua amata sposa, alla quale sarebbe stato eternamente fedele perché grato di avergli fatto riacquistare la vista.
Orione declinò i ripetuti inviti con garbo, spiegando alla dea che mai avrebbe potuto tradire la sua amata sposa, alla quale sarebbe stato eternamente fedele perché grato di avergli fatto riacquistare la vista.
Artemide
si mise il cuore in pace fino a che non venne a sapere che Orione
stava facendo una spietata corte alle Pleiadi,
le 7 figlie di Atlante
e
Pleione,
nonchè le sue ancelle. Le inseguiva ovunque, nonostante i ripetuti
rinneghi delle ragazze, fino a quando Zeus,
il padre degli dei, ebbe pietà di loro e decise di tramutarle prima
in colombe e successivamente in stelle. Per questo motivo se
osserviamo il cielo vediamo la costellazione di Orione molto vicina a
quella del Toro dove risiedono le Pleiadi.
Nel
suo lento movimento nel cielo Orione segue quindi ininterrottamente
questo ammasso di stelle.
Artemide
non potendo sopportare questo affronto, desiderosa di vendetta,
decise di inviare nell’abitazione di Orione, mentre esso dormiva,
un velenosissimo scorpione che lo avrebbe punto e quindi ucciso con
il suo mortale veleno.
Così
fu e sia lo scorpione (che morì dopo aver punto Orione) che Orione
furono collocati in cielo da Zeus, sottoforma di costellazioni, ma
collocati in punti opposti del cielo affinché lo scorpione non
potesse più pungere il cacciatore.
Quando
vediamo la costellazione di Orione tramontare ad ovest, vediamo
sorgere ad est quella dello Scorpione.
La
morte di Orione lasciò solo e disperato il suo fedele cane Sirio che
ululò per tre giorni di fila fino a che Zeus, scocciato dalle sue
urla strazianti, decise di portarlo in cielo accanto al suo padrone,
formando così la costellazione del Cane
Maggiore.
Gran Carro da Rimigliano |
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