Ngc 6888 - 100 min. Ha Optolong 7nm - Celestron C11 sbig Stf 8300 M |
Ci troviamo nella costellazione del Cigno, costellazione boreale molto ricca di oggetti interessanti.
In questa pagina approfondiamo la conoscenza con uno di questi oggetti, in particolare un resto di supernova al cui interno si trova una stella di tipo WR (Wolf-Rayet).
Approfondiamo anche, nella seconda parte dell'articolo, la conoscenza con questo particolare gruppo di stelle; molto affascinanti in quanto, secondo alcuni studiosi, proprio da una antica stella Wolf-Rayet può avere avuto origine il nostro Sistema Solare.
La parte più intensa della nebulosa si trova ad occidente e forma una falce astesa più in declinazione che in ascensione retta; da questa particolare caratteristica deriva la sua denominazione "crescente" perché al pari della Luna crescente ha la "gobba" a ponente.
E' una nebulosa a "riflessione".
gli strati del guscio esterno della supernova, in seguito alla esplosione della stella originaria hanno interagito con la nebulosità circostante determinando gli effetti particolari che possiamo ammirare.
Si estende nello spazio per circa 16 anni luce.
Al suo interno, secondo una teoria, si trova una stella di Wolf-Rayetche avrebbe creato la nebulosa a seguito dell'espulsione degli strati più esterni della stella.
I gas della nebulosa paiono infatti centrati su questa stella (HD 192163; WR 136; V1770 CYGNI).
La nostra osservazione è stata effettuata tramite l'utilizzo di due filtri a banda stretta: per l'ossigeno doppiamente ionizzato, OIII, e per l'idrogeno ionizzato, H alpha.
Il telescopio Celestron C11 con la camera CCD Sbig Stf 8300 M.
Il rosso dell'idrogeno e il blu dell'ossigeno caratterizzano l'oggetto.
Questa osservazione è compatibile con le caratteristiche peculiari di stratificazione delle emissioni OIII e della linea Halpha delle nebulose ad anello attorno alle stelle di Wolf-Rayet.
Le regioni di emissione della linea OIII sono più lontane dalla stella centrale rispetto alle regioni Halpha, con la distanza tra loro che raggiunge alcuni decimi di Parsec.
Lo shock radiativo prodotto da un vento di Wolf-Rayet si propaga ad una velocità di 100 Km/s determina questa distanza a causa della bassa velocità del deflusso di gas dal fronte dello shock.
OIII Baader filter 8,5 nm - 1h 10' integrazione totale |
Il gas a valle di una scarica rapida che viaggia in un gas rarefatto comprime le nuvole; gli shock radiativi soono generati nelle nuvole; questi shock riscaldano il gas a temperature a cui si formano delle emissioni di ossigeno doppiamente ionizzato. le nubi si raffreddano irradiando nelle linee di questo ione, a temperature a cui inizia l'emissione della linea di Balmer.
La distanza tra le regioni che emettono nella linea OIII e Ha è determinata dal tempo di raffreddamento della nuvola a valle dello shock lento e dalla velocità dello shock veloce. Nella Nebulosa Crescente il gas a valle (downstream) dello shock veloce deve essere nella fase di espansione adiabatica piuttosto che nella fase di decelerazione con raffreddamento radiativo, come ipotizzato in precedenza, alle temperature a cui inizia l'emissione nella linea di Balmer.
(1) servert.wikisky.org/starview?object=crescent+nebula
WR136 (HD192163)
E' una stella di magnitudine apparente +7,5 situata al centro della nebulosa Ngc 6888.
WR136 è una stella di Wolf-Rayetdi tipo spettrale WN6, con una luminosità 500.000 volte superiore a quella del Sole e una temperatura superficiale che raggiunge i 73.000 °K.
La sua età è stimata in soli 4,5 milioni di anni circa, che è appena un millesimo dell'età del Sole, ma è già in una fase avanzata della sua evoluzione: in precedenza era una supergigante rossa con una massa 30 volte quella del Sole e circa 250.000 anni fa ha espulso i suoi strati esterni.
Ora, diventata una Wolf-Rayet, il materiale espulso precedentemente viene colpito dal potente vento solare della stella formando la nebulosa Crescente.
La stella perde massa molto rapidamente, l'equivalente di una massa solare ogni 10.000 anni; potrebbe avvenire che tra circa 100.000 anni, se sarà ancora sufficientemente massiccia, potrebbe diventare una supernova (2).
(2) it.wikipedia.org/wiki/WR_136
STELLA DI WOLF-RAYET
Le stelle di Wolf-Rayet, che possiamo abbreviare in WR, sono stelle massicce di almeno 20 masse solari alla loro nascita, molto evolute e molto calde rispetto alla media.
Il colore do queste stelle è bianco-azzurro e corrisponde a temperature superficiali comprese tra i 30.000 °K e i 200.000 °K.
Si tratta di stelle molto luminose la cui luminosità è compresa tra centinaia di migliaia e milioni di volte quella del Sole, sebbene nella banda del visibile non siano eccezionalmente luminose, in quanto la maggior parte della radiazione viene emessa sotto forma di raggi ultravioletti e persino di raggi X molli (raggi X con una lunghezza d'onda superiore a 0,1 nm).
Queste stelle perdono massa a ritmi elevati per mezzo di venti stellari molto intensi e veloci (fino a oltre 2.000 Km/s).
Le stelle WR perdono generalmente 15^-5 masse solari ogni anno, un miliardo di volte la massa persa dal Sole nello stesso periodo.
Tale perdita causa l'espulsione del guscio (shell) di H che avvolge la stella scoprendo il nucleo di He, che ha temperature molto elevate.
Sono state scoperte sinora circa 500 stelle WR nella Via Lattea.
10 Settembre 2024 circa 2 ore di ripresa con Rasa 8 e camera QHY 163 mono; filtro H Alpha |
Ngc 6888 nel Cigno. Rasa 8 con Qhy 163mm Ha e OIII in bicromia. 10 ottobre 2024 |
Filtro deconvoluzione. Celestron C11 |
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